Testimonianza di Marco

Mi chiamo Marco, ho 55 anni e vivo nel quartiere di Lorena, La Rustica a Roma.
Lorena è conosciuta giustamente per la sua donazione totale e assoluta al Signore. Ha messo in pratica questa volontà di donarsi tramite l’accettazione eroica della prova della malattia e della morte. Ha offerto se stessa in modo eroico e con fede ferrea nel Signore, come lei stessa ha scritto nel suo testamento spirituale: “finalmente, se il Signore mi riterrà degna, potrò partecipare alla gioia eterna.”
Ma perché Lorena è arrivata a questa offerta consapevole? Cosa spinge una ragazza di 16 anni ad offrire se stessa a Dio, a benedirlo per la possibilità di essere “finalmente” con lui?
Lorena nel testamento scrive: “Non piangete, ma gioite per me, perché finalmente, se il Signore mi riterrà degna, potrò partecipare alla gioia eterna. Lascio i poveri del mondo, lascio chi soffre nello spirito e nel corpo, alle preghiere di tutti”. E si perché pochi sanno che lei voleva fare la missionaria, forse il medico…
Ma perché tutto questo?
La lettera ai Romani (Rm 5,5) dice: “La speranza poi non delude, perché l’amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci è stato dato.”
La speranza nella gloria futura di Lorena viene dunque dallo Spirito!
Ma come sappiamo che Lorena era stata colmata dello Spirito di Dio? Da cosa riconosciamo che Lorena era stata toccata dalla grazia e ad essa aveva corrisposto con la donazione?
La risposta è che Lorena amava tutti. Amava la sua famiglia prima di tutto, ma aveva anche un amore speciale per i suoi amici, io ero uno di questi.
L’ultima volta che l’ho vista tornava a casa da una visita medica con i suoi genitori. Ho visto il suo volto, ho visto il volto dolce di Cristo in che sa amare nel volto di Lorena.
San Pier Damiani diceva: nel volto dell’amico vedo il volto di Cristo. Ecco io questo ho visto e sperimentato. Noi, i suoi amici, gli amici di Lorena, abbiamo visto l’amore di Cristo nel volto di Lorena. Nel suo ridere, nel suo cercare gli altri, nel suo vivere l’amicizia.
Ecco dunque cosa di Lorena, tra le tante cose, serbo nel mio cuore; la bellezza dell’amicizia vissuta in Cristo e la certezza della salvezza per chi ama Cristo come lui ci ha amati. Non saremo delusi. Amen