La Cassetta di Lorena

Qualche giorno dopo la morte di Lorena, tra le sue cose, fu ritrovata un’audiocassetta incisa da lei con alcuni pensieri e riflessioni.

La potete ascoltare premendo “play” sul riquadro qui sotto o scaricando l’mp3.

Trascrizione della cassetta di Lorena D’Alessandro

A volte non ho voglia di vivere una vita che non è altro che una squallida esistenza; a volte sento il mio cuore in un deserto, fatto di voci ostili; di odio, di violenza. A volte guardo la gente ma non ne percepisco le voci; sento la solitudine, il deserto della mia anima. A volte, con la morte nel cuore, alzo gli occhi al cielo, abbandono il mio io e vedo le stelle, la luna, sento il calore del sole che mi penetra nel sangue. Tanta luce entra nel mio cuore e mi lascia piena di gioia: è la tua luce, Signore! Cerco un sorriso e trovo l’amore; cerco con lo sguardo tra la folla e trovo l’amore; cerco qualcosa che interrompa l’odioso silenzio della mia anima e trovo l’amore. E trovo l’acqua per il mio cuore assetato: l’amore! Se io farò della mia vita una vita d’amore, vale la pena di vivere; se alzo gli occhi dalla triste realtà di un momento, vale la pena di vivere; se penso alla mia comunità e allo splendido cammino che stiamo facendo insieme, vale la pena di vivere! Sì, vale la pena di vivere una vita fatta di imprevisti e di paura, fatta d’odio e d’amore, fatta di guerre e di pace, fatta di gioia, fatta di te, o Signore!

Questa è la mia vita, queste tutte le mie incertezze, questi tutti i miei dubbi. Questa sono io, una ragazza di 16 anni, con tanta esperienza alle spalle, che i casi della vita hanno maturato forse troppo in fretta. Fino a tre anni fa la mia era un’esistenza che il mondo definisce normale: correvo, giocavo, vivevo! Poi è successo qualcosa, qualcosa che mi ha fatto capire quanto fossero futili tutte le cose che fino allora avevo fatto, qualcosa che mi ha fatto capire che c’è un Qualcuno più importante di tutto e di tutti, c’è il mio Dio! Tre anni fa, a causa di un tumore, di un tumore osseo, mi è stata amputata la gamba sinistra. Questo è il fatto che io ritengo più importante, oltre che più felice, in tutta la mia vita. Da quel giorno ho capito che non era gioia correre, che non era gioia saltare, che non era gioia in qualche modo imporsi ai danni di altri. No, non era questo. Era gioia vivere con te, con te, Signore! Ho capito che la cosa più importante era vivere d’amore, vivere per amore, vivere con amore! Solo così; solo così si può cambiare il mondo. Solo amandolo per quello che è, amandolo come è. Mi sono stati molto vicini e mi hanno amato come Cristo amò, i fratelli di una comunità di catechisti, i miei veri fratelli, i miei dolci fratelli. Devo a loro la gioia di vivere, la gioia di amare, la gioia di dire: Lode a te, Signore! Loro mi hanno insegnato che la vita non è solo correre, se fatto per se stessi; la vita non è solo felicità, felicità per se stessi.

Sto cercando di vivere come mezzo del Signore; ma il mio essere , il mio essere umano a volte mi porta fuori strada, spesso mi porta fuori strada. Ma ecco pronta la mano che si tende dal cielo e mi dice: «non aver paura: io sono con te tutti i giorni, fino alla fine del mondo».

Svolgo attività catechistica nella mia parrocchia, ho un gruppo di prima media. Sono ragazzi dolcissimi, devo anche a loro tutta la gioia di vivere che ho nell’anima. Cerco di non chiudere le frontiere del mio cuore alla parrocchia, e di essere come Gesù mi vuole anche per le strade del mondo. Ma a volte, a volte mi rendo conto di quanto è più facile essere contro Cristo che per lui.

Due anni fa ho iniziato a frequentare il liceo e qui, tra mura ostili, ho incontrato il vero amore, l’amore che Cristo a braccia aperte ci ha dato, l’amore che è uscito dal suo costato! L’amore che è donazione. Qui ho incontrato Lisa, una ragazza che, anche se ha idee molto, molto diverse dalle mie, riesce a volermi bene; qui ho incontrato Titti, una persona molto dolce, anche se a volte si chiude nel guscio del suo cuore e mi impedisce di capirla. Qui ho incontrato Nico, qui ho incontrato Paolo e con loro ho fatto una delle esperienze più belle della mia vita. Ho scoperto quanto è bello il rapporto d’amore vero, il rapporto di amicizia come amore tra un ragazzo e una ragazza. Li amo, li amo veramente! E qui è successa una delle cose, anzi la cosa più meravigliosa della mia vita: ho conosciuto Rossana! Sento veramente di amarla profondamente, sento che quello che ci unisce non è un rapporto di semplice amicizia, è qualcosa di molto di più. So che però, o Signore, se tu non fossi presente, noi saremmo separate, perché la sua mano nella mia non sarebbero che carne su carne e il suo cuore per il mio cuore, un cuore d’uomo per l’uomo. Voglio la tua vita, la tua vita con lei e con me, la tua vita per lei e per me insieme, perché voglio che lei sia per tuo merito mia sorella.

Sono convinta che i legami d’amore, di amicizia, di gioia e di speranza uniscono tra loro le creature perché la vita alimenti la vita ed ogni bocca si unisca alla lode. E tutto questo e tutto questo io sono riuscita a realizzare, sono riuscita a concretizzarlo in un solo nome: Rossana. Ci vuole così poco per essere felici, basta aprire le proprie braccia e dire forte: ti voglio bene. Basta poco per fare felici: un sorriso, un sorriso non costa nulla, ma vale molto, arricchisce chi lo dona, incoraggia chi lo riceve. Questa, questa è la mia vita! Sì, forse non esagero quando dico che Rossana è la mia vita. Lei a darmi forza, sa darmi coraggio, sa riempirmi di gioia dicendo solo due parole: ti voglio bene! Prima che conoscessi lei, la mia vita non aveva un vero e proprio senso, sì, Signore, devo anche a lei, devo soprattutto a lei se ora ti amo.

Voglio concludere riportando una preghiera di M. Quoist. Questa è la mia preghiera, la preghiera di stasera, la preghiera della mia vita.

(La preghiera si trova in: Quoist, Preghíere, Marietti, 1980, a p. 106. E’ inutile trascriverla; per capire come Lorena la fa propria è indispensabile ascoltarla dalla sua registrazione. Così conclude Lorena):

Sì, Signore, questa è la preghiera di M. Quoist, questa è la mia preghiera. Ho tutto il tempo che tu mi dai, tutto il tempo per amare Nico, per amare Paolo, per amare la mia famiglia, per amare la mia comunità, per amare Rossana.